giovedì 14 dicembre 2017

"SALVIAMO I CANI DI LU" PETIZIONE ...#LUNONSITOCCA

PETIZIONE DA INVIARE A  SINDACO DI NAPOLI, PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI NAPOLI E DIRIGENTE ASL

PETIZIONE "SALVIAMO I CANI DI LU" #LUNONSITOCCA

LINK: https://secure.avaaz.org/it/petition/Sindaco_di_Napoli_Procuratore_della_Repubblica_di_Napoli_Dirigente_ASL_Salviamo_i_cani_di_Lu_lunonsitocca/?cBJBGmb


PERCHE' E' IMPORTANTE

La scorsa settimana hanno sequestrato i cani della storica volontaria animalista Luisa Vasaturo. Ne aveva dieci, sette suoi e tre dell'associazione a lei ispirata (Le amiche di Lu). La motivazione del "maltrattamento" scritta nelle carte è che alloggiavano in cucce rosicchiate. Con questa petizione chiediamo che le siano restituiti e che si rimedi all'ingiusta e oltraggiosa accusa che le è stata rivolta.

Dopo anni in cui ha collaborato con le istituzioni per salvare animali ed ha ispirato la costituzione di un'importante associazione pet friendly cittadina, Luisa perde così i suoi protetti. 

Luisa Vasaturo si potrebbe addirittura definire un'animalista ante litteram, giacché ha dedicato tutta la sua vita e le sue finanze per la vita di animali abbandonati e in difficoltà, quando ancora vigevano convinzioni spietatamente speciste e gli animali erano considerati esseri inferiori.

Cani scampati alla morte. Cani raccolti nel centro di Napoli, per strada, dove erano stati abbandonati. Cani che le stesse istituzioni non sapevano dove mettere.

Tante volte si è presa in carico di situazioni di grave maltrattamento, animali feriti, malati, seviziati! Grazie alla sue amorevoli cure, cani cardiopatici, tripodi, ipovedenti, sono stati letteralmente rimessi al mondo, per iniziare nuove vite nelle case dei loro adottanti! Tra i recenti casi più eclatanti, ricordiamo quello di Achille, un cucciolone nero che arrivò completamente ustionato all'ASL perché nella notte di capodanno qualcuno gli aveva attaccato dei fuochi d'artificio sulla schiena; Jordy trovato con una sorta di morso per cavalli attaccato all'arco dentale, per il quale ha dovuto subire varie plastiche facciali; Mosé, letteralmente sodomizzato, che ha dovuto essere più volte operato all'ano! Oggi questi cani sono tutti felicemente adottati, grazie al prezioso impegno profuso da Luisa.

La signora Vasaturo è sempre stata disponibile nel dare consigli a tanti giovani volontari sul come aiutare gli animali e con il suo esempio ha insegnato a tanti che l'unico fine è regalare una vita dignitosa a questi esseri indifesi, una casa accogliente, una nuova famiglia che li potesse adottare!

Ha visitato tanti rifugi di moltissime associazioni e organizzazioni, dando una mano in prima persona per pulire le gabbie, far sgambare gli animali ospiti, dargli da mangiare o semplicemente regalargli una carezza! Accusare la Signora Vasaturo di maltrattamento è il più grosso reato morale che si possa fare!
Questa è una petizione lanciata in difesa della signora Vasaturo, affinchè questa assurda vicenda possa chiudersi capovolgendo un'accusa ingiusta e priva di fondamento, una vile tentativo di macchiare la storia di una persona che ha dedicato la sua vita, non ai propri bisogni personali, ma a coloro che sono in difficoltà, esistenze indifese e senza voce, se non quella di coraggiose guerriere come Luisa.

ARTICOLO "REPUBBLICA" 11/12/2017


http://napoli.repubblica.it/rubriche/animale-a-chi/2017/12/11/news/i_cani_di_lu_eroina_perseguitata-183807591/


Luisa, per gli amici Lù, non è una "animal hoarder", quella che in America si definisce una "collezionista di animali". A Napoli ce ne sono altri, di animal hoarders, quelli che stipano gatti e cani anche nei cassetti, vivi o morti, maltrattandoli e commettendo reato. Negli anni passati, è vero, ne ha avuti di cani nella sua bella casa di Chiaia. Cani scampati alla morte. Cani raccolti nel centro di Napoli, per strada dove erano stati abbandonati. Cani che le stesse istituzioni non sapevano dove mettere: i Comuni mica sempre dicono sì al ricovero in canile. E in canile non sempre c'è posto. E il canile non sempre è il posto adatto a un cane che ha difficoltà, a un cane malato, a un cane anziano, a un cucciolo che in un ambiente promiscuo potrebbe ammalarsi e morire.

Cani feriti e senza speranza, raccoglieva Luisa. Cani che per legge dovevano finire in canile. Ma da Lù i tempi dell'infinita burocrazia, che per gli esseri viventi non dovrebbe valere, e invece spesso li fa morire dietro le sbarre, venivano accorciati. Lei li accudiva, curava, aiutava a essere accolti in una casa senza che venissero poi restituiti perché inidonei o non gestibili. Si è anche fatta aiutare da educatori cinofili per il recupero della socialità, cosa che non tutti fanno. Mentre dovrebbero proprio farlo. Luisa oggi è una signora che i migliori anni della sua vita li ha dedicati ai cani perduti senza collare. Da giovane amava gli schnautzer - ognuno di noi può avere una preferenza, non è peccato mortale, ogni razza ha una sua prerogativa. Ma le fu detto che i cani di razza hanno sempre una chance. Quindi era meglio che si dedicasse ai meticci senza speranza. Sono anni che sentiamo che Luisa è sotto osservazione da parte di forze dell'ordine, autorità sanitarie veterinarie e altri enti allertati da chi difende le proprie notti dagli abbai dei cani non ancora ambientati e forse da qualcos'altro di sgradito.

Se da una parte si diffonde la voglia di avere un animale con sè, dall'altra parte sta crescendo in maniera preoccupante l'intolleranza, soprattutto per i gatti di colonia, anche quelli randagi e infelici, e vengono letteralmente perseguitati, tanto per dirne una, dagli amministratori dei condomini. In tanti anni però i cani di Luisa hanno trovato una casa. E questo ha significato che i Comuni ai quali appartenevano quei cani, "cani del Sindaco", appunto si chiamano così, non hanno dovuto aumentare le tasse ai cittadini, per pagare le rette di quegli animali nei canili. In poche parole, Lù ha fatto del bene ai cani, ma quelle come Lù, fanno del bene anche a noi, a tutti noi, quelli che amano gli animali e anche no. Ma spesso tanti, questo, lo dimenticano.

La scorsa settimana hanno sequestrato i cani di Luisa: ne aveva dieci, sette suoi e tre dell'associazione a lei intitolata. I suoi sono anziani e disabili, e glieli hanno lasciati. Sarebbero morti in un canile giudiziario: tra l'altro, questo tipo di canile viene pagato dalle Procure 1 euro a cane sotto sequestro al giorno, avete letto bene:  un solo euro, per cibo, accudimento e cure sanitarie. Significa disavanzo per qualsiasi titolare di canile, debiti, miseria. E proviamo a domandarci che cosa può significare per un cane detenuto. I tre cani dell'associazione non sono più tornati a casa, e avevano già le adozioni in corso.

Si spera in un dissequestro, visto che la motivazione del "maltrattamento" scritta nelle carte è che alloggiavano in cucce rosicchiate. Luisa è stanca, non sa se è più giusto rinunciare all'aiuto ai cani o alla sua bella casa, che forse fa anche gola a molti, vista la fame di case che ha Napoli. E di sicuro molti cani perderanno la possibilità di essere ospitati da lei, d'ora in poi, visto che si è vista arrivare alle 6 del mattino un esercito di persone neanche avesse nascosto in casa non cani randagi, ma un Totò Riina redivivo. Cose che mettono a dura prova i nervi di chiunque.

Quindi, una vittoria dei difensori della loro tranquillità c'è stata. Ma chi ha perso in tutto questo? La risposta è ovvia. Come al solito. Gli animali. Che dovrebbero avere un alloggio sempre pronto e confortevole, quando finiscono nei guai. E devono invece finire a rompere le scatole ai condomini, ignari o noncuranti di quello che a quei randagi che avevano avuto una chance, dopo che sono scattate per loro l'equivalente delle manette, potrà accadere.

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